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Grazie ad un fiorente commercio in avorio, schiavi e copale, nel corso del XIX secolo le regioni dell'interno dell'Africa orientale divennero parte integrante del mondo commerciale dell'oceano Indiano e, di conseguenza, dell'economia globale. Le piste carovaniere che si addentravano nell'interno cominciarono ad essere sempre più battute dai commercianti della costa in cerca delle preziose merci richieste dai mercati internazionali, nello stesso momento in cui i commercianti africani dell'interno intraprendevano la via opposta. Attraverso la ricostruzione delle strutture del commercio africano e dei tentativi messi in atto dagli europei per sovvertirle, questo libro si propone di delineare le caratteristiche di un periodo, a cavallo tra quello precoloniale e quello coloniale, durante il quale le condizioni del rapporto tra Africa e resto del mondo potevano, in molti casi, essere contrattate da entrambe le parti, al di fuori delle dinamiche di dominio e sfruttamento che avrebbero caratterizzato le fasi storiche successive.